Il servizio di non
emergenza 3-1-1 rappresenta un interessante modello di collaborazione e di
gestione condivisa delle criticità legate ai servizi pubblici. Si basa sulla
condivisione di canali di comunicazione basati su interazioni asincrone di tipo
molti-a-molti che permettono al cloud di far circolare liberamente segnalazioni
riguardanti carenze nei servizi pubblici, nonché situazioni di disagio o
degrado che non rientrino nei tradizionali canali di 9-1-1 detti “di
emergenza”.
Questa tecnologia –
senza una risposta immediata ed efficace dell’ente pubblico che la supporta –
rimarrebbe fine a sé stessa e non si sarebbe così sviluppata negli anni come
“best practice” soprattutto nelle città metropolitane degli Stati Uniti. In
particolare, questo servizio è diffuso principalmente nelle grandi città
metropolitane (più di 60 sono i servizi 3-1-1 attivi nelle metropoli) e in
misura più marginale nelle contee (circa 10 quelli sinora arrivati).
Il successo di
questo modello di civic engagement scaturisce
proprio dalla rapida risposta dell’ente pubblico. Ciò consente – da un lato – che
il cittadino si possa sentire “ascoltato”, mentre – dall’altro lato –
incoraggia la diffusione di questa forma di cittadinanza attiva e rende i
cittadini stessi co-responsabili della sicurezza, pulizia, tranquillità della
città.
Inoltre, il
servizio 3-1-1 permette non solo un dialogo aperto e libero fra ente pubblico e
cittadino, ma agevola altresì un dialogo interno all’ente pubblico per la gestione
condivisa di problemi comuni. Infatti, se prendiamo ad esempio il caso del
servizio 3-1-1 della città di Baltimore in Maryland (la prima città in America
dove è stato attivato questo servizio nel 1996), le segnalazioni possono coinvolgere
le seguenti aree (polizia (servizi non di emergenza); lavori pubblici; tutela e valorizzazione dell’ambiente (rifiuti); verde pubblico (parchi e aree gioco); controllo animali; salute)
Sebbene la
diffusione di tale servizio sia sempre di più in aumento, poche tracce e studi
si sono finora affrontati circa l’efficacia di questo modello di civic
engagement. Di conseguenza questo breve intervento si chiude con alcune
domande, che future attività di ricerca dovranno provare a rispondere. Un primo
tipo di domande sono riferite alla gestione del modello tecnologico, mentre un
secondo tipo di domande sono riferite al modello organizzativo. Come si possono
gestire le eventuali segnalazioni false o corrotte? Si può quantificare la
capacità e la velocità di evasione delle richieste? Inoltre, come è possibile quantificare
l’efficacia di questo servizio in termini di miglioramento dei servizi
pubblici? E quantificare l’efficienza nella gestione dei servizi che deriva da
un più rapido ed accurato intervento?
Alessandro Braga
Nessun commento:
Posta un commento