mercoledì 20 aprile 2016

COMUNITA' E SOCIETA' AI NOSTRI TEMPI

Domani faro' un intervento sul pensiero di Ferdinand Tönnies presso l'Universita' dove lavoro. Non sono un sociologo, ma la lettura del piu' celebre libro di Tönnies, Comunita' e Societa', mi ha sollecitato alcuni interrogativi che condivido.

Brevemente: la comunita' viene intesa come quel luogo dove i rapporti sociali emergono in seno alla famiglia per estendersi poi ai rapporti di vicinato e di amicizia; tali rapporti si basano sull'interazione personale improntata a principi di intimità, condivisione di linguaggi, significati, abitudini, spazi, ricordi ed esperienze comuni. Nella società, invece, i rapporti tendono ad improntarsi al modello dei rapporti di scambio di mercato, ad essere impersonali e formali.

La questione chiaramente non e’ chiedersi se sia meglio la comunita’ o la societa’, in quanto, anche in Tönnies, comunita’ e societa’ sono due categorie concettuali in cui leggere l’evoluzione verso la modernita’, ma che convivono nei rapporti sociali. Il punto piu’ potente del pensiero di Tönnies applicato ad oggi e’ quindi come e quanto i valori comunitari sono ancora eticamente rilevanti per farsi problema politico nella societa’ moderna.

In altri termini e semplificando (e questo e' un mio pensiero): ben venga piu’ societa’ e meno comunita’ se questo serve a far uscire zone e aree dal familismo amorale e dal metodo mafioso, ma ben venga anche una riscoperta di alcuni valori comunitari nelle societa’ dove l’individualismo e l’indifferenza regnano come risultato di un’asseufazione a strutture sociali che da mezzo si sono fatte fine.

Occorre inoltre interrogarsi su come la rete stia modificando la comunita’ e la societa’ ed in che modo, od oppure ancora se la rete sia una nuova categoria concettuale in cui leggere i rapporti sociali (tesi che sostengo). Ne parleremo in un altro post, ma ben vengano i vostri commenti e/o contributi su questo tema.



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